Fino ad oggi, per valutare lo stato infiammatorio della mucosa intestinale era necessario ricorrere ad esami invasivi (colonscopia e conseguente esame istologico).
Recentemente ha trovato sempre più credito l’uso di marcatori non invasivi: tra questi, uno dei più attendibili e sicuri è rappresentato dalla determinazione della concentrazione fecale della calprotectina, una proteina antimicrobica presente nei neutrofili che, in presenza di processi infiammatori a carico dell’intestino, viene rilasciata nel lume intestinale e pertanto può essere rilevata nelle feci.